Adottare una visione programmatica per prevenire le emergenze e tutelare la Nazione. Il contributo del comparto immobiliare allargato. – RaiNews

Sicurezza degli edifici e delle infrastrutture in Italia: una sfida economica, sociale e culturale.

Intervista in diretta al Presidente di Remind Paolo Crisafi a cura del giornalista Francesco Musi

 

GIORNALISTA: Ci occupiamo del tema della sicurezza degli edifici. Dopo l’episodio accaduto a Torre del Greco è crollata una palazzina, una strage sfiorata. C ‘è un’inchiesta in atto: 27 gli iscritti nel registro degli indagati. Sul tema vado a presentare il mio ospite che è Paolo Crisafi Presidente dell’associazione Remind. Benvenuto a RaiNews24.

PAOLO CRISAFI: Buon pomeriggio.

 

GIORNALISTA: Spieghiamo innanzitutto qual è il compito della associazione Remind che sostanzialmente rappresenta il cosiddetto comparto immobiliare allargato. Quindi non solo gli edifici, le case, ma anche i negozi, le strade i trasporti, ecc.

 

PAOLO CRISAFI: Il comparto immobiliare allargato mette al centro le persone dove vivono, operano e transitano. Quando si parla dei luoghi in cui le persone vivono, parliamo ovviamente della parte residenziale, come nel caso di questa tragedia avvenuta a Torre del Greco. Poi abbiamo la parte relativa ai luoghi in cui le persone operano: gli uffici, i negozi, ma anche le attività come lo sport, la salute e la cultura immaginiamo uno stadio o un ospedale o un museo. Infine quei luoghi in cui le persone transitano e in questo caso abbiamo a che fare con le infrastrutture come ad esempio gli aeroporti, le stazioni e le ferrovie.

 

GIORNALISTA: Edifici di cui l’Italia è ricca ma che, come abbiamo visto, molto spesso risultano essere vetusti, come nel caso di Torre del Greco. Allora come tutelare questa situazione?

 

PAOLO CRISAFI: Dobbiamo andare su un binario parallelo. La bellezza dell’Italia, rappresenta una vera e propria ricchezza, con i suoi monumenti e le sue opere d’arte, sia in termini culturali sia in termini turistici, in quanto attiva le forze produttive di un grande comparto, l’immobiliare allargato, su cui si regge uno degli asset più importanti della nostra Nazione. Questa immensa bellezza, però, da un punto di vista più tecnico, sconta il peso di essere vetusta, per cui è necessario assumere un atteggiamento che sia allo stesso tempo tutelato, precauzionale e programmatico. Ora noi sappiamo che un immobile o una infrastruttura, durante la sua costruzione, viene realizzata attraverso una fase di progetto, una fase di produzione, di gestione e manutenzione, fino ad arrivare alla rigenerazione. Purtroppo non sempre è stato così.

È importante pensare all’immobile e all’infrastruttura e ai relativi impianti in maniera integrale comprendendo tutte quelle attività di analisi preventive e successive, di verifica statica e di verifica anche per l’impatto energetico-ambientale. Questo governo ha incominciato il suo mandato con una calamità nelle Marche ad ottobre 2022. Poi abbiamo avuto l’alluvione in Emilia Romagna. Adesso il crollo di questa palazzina a Torre del Greco presenta un problema di realizzazione o manutenzione dell’opera che andrà verificata e a riguardo abbiamo messo a disposizione, sia della Prefettura sia degli attori coinvolti, le competenze e le esperienze dei Partner Remind

 

GIORNALISTA: Va fatta immagino una mappatura del territorio e di queste situazioni, in particolare quelle più critiche.

 

PAOLO CRISAFI: Esatto, bisogna fare una mappatura ed è proprio quello che stiamo portando avanti con Remind insieme al Governo, alle altre istituzioni, agli enti locali e tenendo in considerazione il quadro Europeo.  L’obiettivo è di mappare il patrimonio immobiliare partendo dalle criticità per poi arrivare alle nuove realizzazioni coniugando l’importante attività di valorizzazione del patrimonio pubblico a quello del privato e ponendo particolare attenzione all’attrattività degli investimenti sul territorio. Bisogna prendere atto del contesto in cui si opera, ad esempio come nel caso della famosa direttiva energetica Case Green incentrata sull’impatto energetico-ambientale.

 

GIORNALISTA: Si sta lavorando su questo a livello europeo giusto?

 

PAOLO CRISAFI: Si sta lavorando a livello europeo, ma ribadiamo la necessità di inscrivere tutte le azioni all’interno del contesto italiano, perché spesso queste direttive vengono fatte tenendo in considerazione luoghi molto diversi, sia da un punto di vista ambientale, sia da un punto di vista storico-architettonico che caratterizza in particolare l’Italia.

 

GIORNALISTA: Certo, poi bisogna tener conto delle specificità dei territori e in questo caso dell’Italia.

 

PAOLO CRISAFI: Già dividendo l’Italia in Nord, Centro e Sud vi sono particolarità ancora più specifiche, all’interno delle quali è già complesso agire secondo le logiche previste in sede europea. Però, siamo sicuri, che si può fare in modo che queste direttive vengano rimodulate e quindi recepite secondo le necessità del patrimonio italiano. Al riguardo è in atto un dialogo con il Governo a guida del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e con le altre strutture interessate e c’è la volontà finalmente di rendere non più un’emergenza questo tema ma riconducibile a politiche industriali di medio-lungo termine.

 

GIORNALISTA: Ci sono calamità naturali nel caso delle alluvioni o e tragedie come questa di Torre del Greco che pongono l’attenzione e se ne parla; però bisogna farlo quotidianamente con una pianificazione molto attenta.

E poi come diceva lei c’è la specificità dei territori. Anche all’interno della stessa regione, della stessa città, ci sono situazioni diverse, come abbiamo visto ad esempio per Torre del Greco: una situazione di una densità abitativa eccezionale proprio nella via dove è crollata la palazzina.

 

PAOLO CRISAFI: Nel caso specifico di situazioni come quella di Torre del Greco, per assurdo potrebbe essere ancora più semplice. Ci sono delle zone che nascono con alcune difficoltà, zone in cui vi sono casi di abuso edilizio, sanificato o meno, per cui questa mappatura è ancora più fondamentale. Come dicevo prima, abbiamo in corso un dialogo e delle tappe di un percorso. Va fatto ancora di più e ancora meglio. Siamo partiti con una serie di azioni già da ottobre e – in questo iter – siamo pronti a guardare in ogni Regione per fare in modo che queste tragedie siano sempre più limitate e non avvengano più attraverso un dialogo pubblico e privato tale da prevenire quanto più possibile queste fattispecie.

 

GIORNALISTA: E poi c’è sicuramente un problema di cultura, della prevenzione e della sicurezza. Bisogna approfittare di questa tragedia per mettere in sicurezza anche gli altri edifici e accertarci che siano a norma.

 

 

PAOLO CRISAFI: È proprio nel quotidiano che è fondamentale fare promozione per una nuova cultura dell’abitare. In questo contesto il dialogo con tutte le autorità è importante, sia a livello locale affinché venga varata una strategia specifica per ogni territorio; ma anche a livello nazionale allo scopo di perfezionare le linee guida prettamente italiane in un contesto europeo.

 

GIORNALISTA: Ringrazio Paolo Crisafi Presidente di Remind per essere stato con noi. Abbiamo trattato questo argomento molto delicato, partendo da un caso di cronaca ma come dice lei è importante mantenere i riflettori accesi nel tempo su queste tematiche.

 

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